VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 1DA VALDICASTELLO ALLE PIANORE |
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Descrizione del percorso: inizia dalla via Sarzanese in prossimità della località Baccatoio e raggiunge la chiesa di S. Felicità del secolo XII. Il tracciato segue la strada comunale di Valdicastello e trova sulla destra una deviazione che conduce, con un tratto in salita, fino alla località Colle alle Banche. Questa località è sede di un importante ritrovamento di un ripostiglio dell’Età del Bronzo (armi e oggetti di ornamento), nonché termine di confine tra i comuni di Pietrasanta e Camaiore. Il percorso prosegue fino a raggiungere un sentiero che porta alla località di Cannoreto, posta dietro il colle del castello di Rotaio, e si immette quindi sulla via di S. Michele e raggiunge la Villa delle Pianore. La parte più antica della villa è costituita da un edificio di modeste dimensioni, venduto nel 1826 dalla famiglia Orsucci a Maria Teresa di Savoia duchessa di Lucca, che lo adibì a villa. Dal 1878 al 1888 lavorò alla villa l’architetto lucchese Domenico Martini, che, su commissione del Duca Roberto di Borbone, realizzò l’imponente edificio a tre piani La sistemazione del parco è opera dell’architetto e paesaggista Dechamps. Nel 1892 a Villa Le Pianore vi nacque Zita di Borbone, nonché ultima imperatrice d’Austria. Il percorso storico proveniente da Pietrasanta, lambiva l’antichissima Pievecchia o Pieve di S. Felicità e, passando sotto il castello di Rotaio, giungeva fino all’attuale via delle Pennelle, per poi probabilmente immettersi sulla via dell’Acquarella. |
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VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 2DALLE PIANORE ALLA VIA DEL PEZZIGNO |
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Descrizione del percorso: dalla Villa Le Pianore, il tracciato ufficiale che ricalca quello storico, prosegue sulla via selciata che, nelle mappe del XVII secolo, è indicata come “via romana”. Lasciato il tratto selciato, la strada passa non molto lontano dal sito archeologico di età etrusca e romana venuto alla luce in località Acquarella, durante alcuni lavori edili. Le diverse campagne di scavo hanno permesso di riportare alla luce le strutture di una fattoria romana. L’insediamento rurale testimonia diverse fasi di occupazione, dal periodo etrusco (VI–V secolo a.C.), attraverso tutta l’epoca romana, fino all’Altomedievo (VI-VII secolo d.C.). La fattoria di età romana utilizzata tra II-I a.C. e IV-V d.C. conserva intatta l’area di spremitura di un torchio oleario con pavimentazione in “coccio pesto” e vasche per la raccolta e la decantazione dell’olio, uno spazio scoperto in cui sono alloggiati cinque grandi dolia in terracotta per l’immagazzinamento. I reperti rinvenuti comprendono monete, metalli, vetri e recipienti in terracotta importati anche dall’area nord africana. Il percorso storico dalla località Acquarella prosegue sulla via della Stretta che in un documento del XIV secolo viene definità “via romeam” che termina in località Pezzigno. |
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VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 3DAL PEZZIGNO A TENERI |
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Descrizione del percorso: l’itinerario ufficiale segue la via del Pezzigno per poi attraversare la via provinciale e si immette sulla via sterrata che segue la sponda sinistra del corso del fiume di Camaiore e raggiunge l’antico Molino Cerù, citato nelle carte archivistiche del XIV secolo. Lambisce quindi il laghetto artificiale di Teneri per poi arrivare il centro di Camaiore. Il tracciato storico (in rosso sulla mappa) prosegue lungo l’attuale via provinciale dove trova sulla destra la Cappella del SS. Crocifisso del XVII secolo, costruita sul luogo dove nel XIV secolo si trovava l’ospedale di S. Lazzaro, che precede il contiguo convento Francescano del XVII secolo. L’itinerario storico termina nel centro di Camaiore tramite la vecchia provinciale, oggi via Cesare Battisti. |
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VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 4CAMAIORE CENTRO – BADIA DI CAMAIORE |
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Descrizione del percorso: il percorso della Francigena nel centro storico segue la via delle Monache (oggi via IV Novembre), che ci conduce fin sulla Piazzetta Diaz, dove si trova la chiesa di S. Michele del XII secolo, nei pressi della quale è stata ritrovata recentemente una piccola chiesa più antica del IX secolo, la cui area divenne nel medioevo area cimiteriale. Di fronte alla chiesa di S. Michele si trova anche un importante Museo di Arte Sacra. E qui che nacque il primo villaggio di Camaiore, lungo la Via Francigena o romea. L’antico borgo lo troviamo citato nel 984 e nel XIII secolo fu ampliato con un progetto di terranuova e definitivamente incastellato sul finire del XIV secolo. Sulla piazza centrale è invece consigliata una visita alla Chiesa di S. Maria Assunta del XIII secolo. Non lontano da essa, sul versante nord, si trovano i resti della porta S. Pietro o Lombricese oltre che della cinta muraria demolita in gran parte nel XIX secolo che racchiudeva e difendeva il borgo di Camaiore. A circa 300 metri dal centro di Camaiore si trova invece la suggestiva Chiesa della Badia di Camaiore anticamente inclusa nell’area del monastero benedettino di S. Pietro, citato in un documento dell’anno 761. Del monastero si conservano tratti della cinta muraria e del maestoso portone di ingresso oltre alle tracce dell’area chiostrale. All’interno della chiesa, notevoli gli affreschi sulle prime due colonne posti a sinistra dell’entrata che raffigurano S. Maria Egiziaca e la SS. Pietà entrambi del XIV secolo e di scuola giottesca (su quest’ultimo venne addossato una altare in marmo bianco del XVII secolo). In fondo alla chiesa si trova un grande organo di tipo bachiano, fabbricato dalla ditta Mascioni, punto di riferimento di un Festival Organistico Internazionale. | |
VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 5DA CAMAIORE AL MOLIN BIANCO |
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Descrizione del percorso: per un breve tratto collima con il percorso storico e dalla Badia di Camaiore si prosegue lungo la Via Roma fino ad incontrare, dopo circa un chilometro, l’Oratorio di San Rocco. Da qui è possibile, seguendo la stradina che passa sotto un arco prossimo alla chiesa, raggiungere per una breve visita (itinerario storico) la Pieve di S. Stefano di Camaiore. Questa Pieve, citata già nell’anno 817, aveva sotto di se nove villaggi compresi nell’attuale territorio di Camaiore. La costruzione è stata, nel corso dei secoli, più volte rimaneggiata, sebbene conserva ancora le linee architettoniche semplici del romanico. Al suo interno si conserva un bellissimo sarcofago di età romana e una pregevole tavola di Battista di Pisa del XV secolo. Proseguendo invece dalla chiesina di San Rocco, sul percorso ufficiale, si giunge fino alla località Tori, che ci conduce sulla via detta delle Gore. Prima di Pontemazzori si incontrano due interessanti opifici: il primo è il Molin Bianco, nei pressi di Marignana, che fu di proprietà della Pieve di Camaiore esistente sin dal XIV secolo, il secondo e oil Frantoio Orsucci, citato anch’esso sin dal XIV secolo. | |
VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 6DA PONTEMAZZORI A MONTEMAGNO |
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Descrizione del percorso: dalla chiesa di Pontemazzori il percorso ufficiale prosegue in direzione Montemagno seguendo la “Via Vecchia” che lambisce la Villa Trenta oggi Giannini. La nobile famiglia lucchese dei Trenta la troviamo già residente nella frazione camaiorese fin dalla fine del XVI secolo. Da qui si sale un tratto in forte pendenza che giunge fino al famoso leccio, quasi millenario, di Montemagno. Il percorso storico trova invece due varianti. La prima, che conduce fino a Nocchi per poi salire, dopo la chiesa di S. Pietro citata nell’anno 820, dalla via di Friano, denominata anche “via Romana” e la cui antichità è attestata da alcuni ritrovamentii archeologici. Questo tracciato ci permette di raggiungere l’attuale Via Provinciale per Montemagno. La seconda iniziando da Pontemazzori segue la via di Biseste che fino agli anni ‘20 venne utilizzata come strada maestra per Lucca, e anche quest’ultima ci riporta sulla via Provinciale per Montemagno. |
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VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 7DA MONTEMAGNO A PIOPPETTI |
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Descrizione del percorso: inizia dal Leccio di Montemagno e si inoltra nella stradina che fiancheggia il lato nord della Chiesa di S. Michele di Montemagno, ricordata nell’anno 1129 e dove si trovava anche un antico e omonimo ospedale per i poveri e i pellegrini. Dalla chiesa di Montemagno si stacca un sentiero che ci conducefino al Castello di Montemagno, già esistente sin dall’anno 1099 (di proprietà privata ma visibile dal sentiero) del quale restano i ruderi della possente cinta muraria e del palazzo signorile con annessa torre cisterna oltre alla facciata della chiesetta di S. Bartolomeo. Appartenne ad una delle casate feudali versiliesi dominanti che i documenti ci ricordano come “nobili di Montemagno”. La chiesa mostra poche tracce della struttura originaria e molti sono stati gli interventi subiti nel corso dei secoli. Il percorso ufficiale dalla chiesa di Montemagno sale seguendo la via di Frascalino e con un tratto ripristinato su progetto della Provincia di Lucca e raggiunge la località Pioppetti. Il tracciato storico: prosegue dalla Chiesa di Montemagno e raggiunge con tratto prevalentemente rettilineo la via della Freddana o Via Provinciale fino alla località Campacci nei pressi della località Pioppetti, chi volesse proseguire su questo tracciato dovrà fare attenzione al traffico veicolare. | |
VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 8DA PIOPPETTI AI CAMPACCI |
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Descrizione del percorso: il tracciato ufficiale segue il percorso storico e prosegue dalla località La Rena immettendosi sulla strada provinciale,trova poi sulla sinistra un piccolo gruppo di case dove è posta un’antica sorgente e prosegue fino alla deviazione che staccandosi dalla Provinciale ci condurrà alla località il Purgatorio (tratto francigeno antico), dove esisteva il dormitorio femminile di Santa Maria. Del piccolo cenobio non restano tracce e sul luogo è stata posta a ricordo una Cappella. Dal Purgatorio la strada si rimette sulla provinciale lasciando il tratto antico e giunge alla località dei Campacci. | |
VIA FRANCIGENA CAMAIORE – TRATTO 9DAI CAMPACCI ALLA VIA DELLE GAVINE |
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Descrizione del percorso: inizia dalla località I Campacci e giunge poi presso il borgo di Valpromaro (da Valle Primaria), frazione divisa tra i comuni di Camaiore e Massarosa, seguendo l’itinerario storico. Quasi al centro del paese si trova l’antica chiesa di San Martino di Valpromaro, citata nel 1121, al fianco della quale sorgeva l’antico ospizio per i pellegrini. Interessante un documento dell’anno 1101 che attesta la presenza della “via Romeam” a Valpromaro. Attraversato il borgo di Valpromaro e il Ponte di Malandrone, il tracciato antico prosegue dalla Via Vecchia delle Gore che trova qualche chilometro più avanti la deviazione per la Via delle Gavine che conduce a Piazzano, ricalcando in parte il percorso storico. | |
Oltre alla Via Francigena, L’entroterra camaiorese offre molti altri itinerari di varie difficoltà: |